sono stato messo a parte da associazioni ambientaliste e dalla costituente del Parco Nazionale della Costa Teatina del progetto per un porto turistico nel suo comune e di un villaggio turistico. Mi sembra incredibile che ancor oggi si possa anteporre gli interessi dei singoli a quelli della collettività. Scempi ecologici come quelli in programma non apporteranno che inquinamento e dissesto idrogeologico a un territorio già oggi visibilmente a rischio erosione, così compreso tra la collina e il mare. In coscienza credo che noi tutti si sappia che il "creato" è un dono da preservare il più possibile così come lo abbiamo ricevuto per consegnarlo alle generazioni future in buono stato.
Tanto si può fare per promuovere il turismo a San Vito senza distruggere San Vito. Da pescarese, vedo in San Vito e negli altri paesi della costa dei trabocchi quello che era e sarebbe potuta essere Pescara se non fosse stata annientata dalle speculazioni edilizie. Il mare di San Vito non è più pulito come lo era appena dieci anni fa e non tornerà ad esserlo dopo che un porto o una città "satellite" saranno costruiti. Quando l'acqua sarà diventata olio, quale turista potrà più interessarsi a San Vito? Per favore, si impegni a valorizzare il bene comune attraverso la sua religiosa conservazione.
Distinti saluti,
Mario Cipollone